Arriva il caldo, chi può va in vacanza, gli altri…si difendono. Ci sono precauzioni da prendere? Ecco i consigli dei chirurghi di Niguarda.

Caldo. Valgono gli stessi consigli che si danno a tutti, ma in particolare dopo un trapianto bisogna bere moltissima acqua o bevande analcoliche, almeno 2 lt al giorno, per contrastare la tossicità dei farmaci immunosoppressori che si assumono. E con il caldo, meglio berne ancora di più. Assolutamente vietato solo il succo di pompelmo, perché interferisce con l’assimilazione dei farmaci immunosoppressori.

E una birretta fresca? In molti casi è concessa. L’alcool è vietato del tutto solo ai trapiantati di fegato che erano affetti da una malattia epatica causata da abuso di alcool (come la cirrosi), oppure nel caso che gli esami clinici siano alterati.

D’estate si consuma molta più frutta e verdura cruda. Bene, ma laviamola accuratamente con l’amuchina per ridurre a zero il rischio di contrarre infezioni, molto pericolose nella condizione di immunosoppressi. Evitiamo carne e pesce crudo e altri alimenti che potrebbero portare infezioni.

Svaghi e hobby. Quanto alle attività tipiche delle vacanze, attenzione alle passeggiate nei boschi, soprattutto nei primi tempi dopo il trapianto e soprattutto se si usano cortisonici. I trapiantati, infatti, sono più soggetti della media ad alcune infezioni portate dalle spore, presenti nei funghi ma anche nelle felci. Occhio infine al giardinaggio e alla cura dell’orto, pur tanto benefici: mettere le mani nella terra può esporre al rischio del tetano, se non si è vaccinati.