“Io faccio la mia parte, tu puoi fare la tua. Dì sì alla donazione di organi e tessuti” la frase scelta per rappresentare la 23ma Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, domenica 19 aprile. Data che in questo momento ha un significato ancora più importante, sono infatti i medici, gli infermieri e tutti gli operatori della Rete Nazionale Trapianti i portavoce del messaggio e della richiesta di non fermare le donazioni e i trapianti, anche durante l’emergenza coronavirus.
Quindi perché sia possibile continuare a curare le persone in lista d’attesa, c’è bisogno della solidarietà dei cittadini: senza il sì alla donazione nessun paziente in attesa di un organo può salvarsi. Fa’ anche tu la tua parte: #firmasubito la dichiarazione di volontà e dì sì alla vita!
Per diventare donatore basta scaricare qui e firmare il tesserino della campagna “Diamo il Meglio di Noi” e tenerlo nel portafogli tra i documenti: questo gesto ha piena validità di legge, in attesa poi di andare al Comune a rinnovare la carta d’identità e registrare il proprio sì nel Sistema Informativo Trapianti.
La campagna è promossa dal Ministero della Salute, dal Centro Nazionale Trapianti (CNT) e dalle associazioni di settore e vede appunto come promotori tutti i volti della Rete Nazionale Trapianti, tra i quali spunta anche la dr.ssa Elisabetta Masturzo, coordinatrice locale del prelievo di organi e tessuti dell’Ospedale Niguarda, che ha scritto anche questo bellissimo messaggio:
“In un momento in cui tutti i destini del mondo sembrano convergere nel buco nero della coscienza cosmica, Sanità pubblica e diritto alla salute sono, a mio giudizio, il solo metro per misurare la tenuta della civiltà e della democrazia di un paese, particolarmente nella situazione di stress incalzante che stiamo vivendo.
Ora più che mai colloco la Sanità pubblica, ovvero il bene più prezioso della Repubblica e perciò stesso una e indivisibile, nello spazio sacro su cui erigere il tempio del bene comune, tempio che si apre alla condivisione con gli altri, che pareggia i diversi destini e offre una straordinaria possibilità di dilatazione dei tempi di vita tanto al paziente affetto da Covid-19 quanto al paziente in attesa di un trapianto.
Ognuno di noi può contribuire alla costruzione di questo tempio dell’etica sociale con una firma a favore della donazione di organi e tessuti.”
Approfondisci qui anche leggendo l’articolo del Centro Nazionale Trapianto