La Giornata mondiale contro l’AIDS dal 1988 è celebrata in tutto il mondo il 1° dicembre di ogni anno. È stata la prima giornata mondiale della salute ed è divenuta una delle principali ricorrenze e un’opportunità fondamentale per sensibilizzare sul problema, esprimere solidarietà alle persone affette da questa sindrome e commemorare coloro che hanno perso la vita, anche a causa di malattie correlate.
Benché i progressi terapeutici raggiunti negli ultimi anni consentano attualmente di tenere la malattia sotto controllo, impedendone la trasmissione da parte dei pazienti che assumono con efficacia la terapia e di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da HIV, si rileva un pericoloso calo di attenzione sui temi legati alla prevenzione della malattia e sui suoi rischi di trasmissione. Ma contro l’AIDS è bene non abbassare la guardia.
Secondo i nuovi dati del Centro Operativo Aids (COA) dell’Istituto superiore di sanità, attualmente in Italia sono circa 130mila le persone che convivono con l’HIV, e sono prevalentemente di sesso maschile. Restano tuttavia tra le 12mila e le 18mila persone sieropositive che non hanno ancora una diagnosi perché non hanno mai fatto il test, nonostante almeno un terzo (circa 6mila) di loro abbia una situazione immunitaria compromessa.
Nel 2017, sono state 3.443 le nuove diagnosi di infezione da Hiv, 5,7 nuovi casi ogni 100mila residenti. Mentre nel nel 2018, sono state riportate 2.847 nuove diagnosi di infezione da HIV che significano 4,7 nuovi casi ogni 100mila residenti. Il trend è chiaro: l’incidenza maggiore di infezione da HIV è fascia nella di età 25-29 anni. La principale modalità di trasmissione resta quella dei rapporti sessuali non protetti.
UNDETECTABLE=UNTRANSMITTABLE
Le evidenze scientifiche ormai sono incontrovertibili: le persone con l’HIV che seguono correttamente una terapia antiretrovirale e che abbiano una carica virale non rilevabile da almeno sei mesi, non trasmettono il virus ai loro partner o alle loro partner.
Si tratta di una novità dirompente per le politiche di prevenzione dell’HIV e per la lotta alle discriminazioni che colpiscono da decenni le persone con HIV, ma ancora non conosciuta a sufficienza. A rilanciarla, la dichiarazione condivisa “Undetectable=Untransmittable” (U=U #UequalsU) promossa da Prevention Access Campaign con il sostegno dei ricercatori degli studi più importanti effettuati nel mondo su questo tema e sottoscritta da decine di associazioni tra cui la LILA.
I dati ci spingono a tenere alta e costante l’attenzione in termini di prevenzione anche attraverso attività di comunicazione mirate.
Il Ministero della Salute anche nel 2019 ha realizzato la campagna di informazione “Con l’HIV non si scherza” #HIVriguardatutti per contrastare la diffusione del virus Hiv. La campagna si avvale della preziosa collaborazione di quattro testimonial d’eccezione: gli attori Stefano Fresi, Francesco Montanari, Dario Vergassola e la youtuber Sofia Viscardi.
Obiettivi di comunicazione
- responsabilizzare il singolo nei confronti della propria salute e verso quella degli altri
- sensibilizzare verso la lotta allo stigma
- promuovere il ricorso al test dell’Hiv
Target
- popolazione generale
- popolazione sessualmente attiva (soprattutto giovani).
Poster e pillole web:
- Clicca qui per i poster della campagna
- Clicca qui per vedere la campagna sul sito del Ministero della Salute
L’attività di Niguarda contro l’HIV
Per questa ricorrenza Niguarda lancia l’iniziativa di sensibilizzazione sociale #HIVriguardatutti #HIVNiguardati con l’influencer in missione speciale Maurizio Bini e la supervisione tecnica di Massimo Puoti, Vicepresidente della nostra Fondazione.
All’Ospedale Niguarda nel 2019 sono stati seguiti 1398 (377 donne e 1021 uomini) pazienti con infezione da HIV. IL 99% dei pazienti è in trattamento con antiretrovirali e la risposta alle terapie è ottimale nel 95%.
TRAPIANTO HIV/AIDS
Il trapianto in HIV ha un ruolo di testimonianza sociale contro il pregiudizio. Niguarda ha contribuito tra i primi ad abbattere uno stigma nello stigma: il paziente HIV ha diritto alle stesse opportunità di trapianto del paziente HIV negativo.
Proprio dal novembre 2012 è attivo un protocollo specifico che consente il trapianto di organo anche per i pazienti sieropositivi. Nel complesso si sono valutati 154 pazienti e in 34 casi si è proceduto con l’intervento (31 trapiantati di fegato, 1 di rene e 1 di polmone, quest’ultimo in collaborazione con l’ospedale policlinico di Milano). Vedi anche il nostro articolo cliccando qui
Nel Dicembre 2017 è stato possibile anche un trapianto di cuore.
Non solo trapianti: nel corso dell’anno è stata implementata anche l’attività vaccinale per i pazienti con infezione da HIV. Con questo servizio c’è la possibilità di sottoporsi ai vaccini per l’influenza, per il meningococco C polivalente, il meningococco B, anti-Haemophilus ed Epatite A. L’accesso è possibile per tutti i pazienti già inseriti nel percorso di cura a Niguarda con una condizione di immunodepressione.
AMBULATORIO PER LE MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE
HIV è anche prevenzione e dal 2018 è attivo un ambulatorio per le malattie a trasmissione sessuale, qui vengono seguiti i pazienti con comportamenti a rischio e viene prescritta terapia per il trattamento e la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale compreso il virus HIV. In particolare lo screening per le malattie a trasmissione sessuale è aperto a tutti ed è previsto un accesso diretto, lun-ven: 8.00-9.30, presso l’ambulatorio al Padiglione 11, I piano.
Nell’ultimo anno le attività di prevenzione “sono uscite” dall’ospedale e hanno raggiunto anche il territorio, grazie ad una serie di incontri tenuti dagli specialisti di Niguarda nelle scuole superiori della zona 9 con i ragazzi dai 17 anni in su.
Dr.ssa Elisabetta Masturzo
Responsabile S.S. Coordinamento locale del prelievo di organi e tessuti
S.C. Direzione Medica di Presidio Ospedaliero
Dipartimento Organizzazione, Governo clinico e Qualità