Quando si dice l’unione fa la forza, vale anche per la gestione della cura post-trapianto e il ruolo, fondamentale, che ha il paziente nella collaborazione, attiva e positiva, per un ritorno a una vita “normale”.
NTF ha chiesto ai medici del Niguarda di illustrare, in maniera più dettagliata possibile, quanto il loro ruolo consapevole e partecipe del paziente nella gestione della cura sia fondamentale per un trattamento farmacologico di successo, che possa riportare di fatto un soggetto trapiantato ad una quotidianità più che soddisfacente, spesso sovrapponibile per durata e qualità a quella di una persona “sana”.
Il ritorno alla vita “normale”
La gioia del benessere, della vitalità e della forza che si provano giorno dopo giorno dopo il calvario della malattia può far dimenticare al trapiantato quanto il rispetto del piano terapeutico e delle raccomandazioni alimentari e generali sia fondamentale per assicurare al proprio organismo una seconda vita lunga e serena. La ripresa di una vita normale, tra affetti, lavoro, sport induce infatti, istintivamente, ad un calo di attenzione e di allerta da parte del trapiantato – un paziente di fatto guarito sul rigoroso rispetto delle prescrizioni mediche.
Il benessere abbassa il livello di allerta
Un atteggiamento comune: basti pensare alla più banale delle terapie antibiotiche a seguito di una febbre: appena il sintomo fastidioso sparisce e ci sembra di star meglio, verrebbe voglia di interrompere l’assunzione dell’antibiotico ritenendolo non più necessario. Nulla di più sbagliato, visto che la terapia indicata dal curante richiede dosaggi e tempi precisi per la reale risoluzione della causa del malessere. Immaginiamo dunque quanto potrebbe essere rischioso non seguire attentamente la terapia antirigetto e tutto ciò che il medico ha prescritto dopo un trapianto!
Farmaci monodose e meno effetti collaterali
Comprendendo come possa essere stressante e faticoso scandire la propria giornata con l’assunzione di svariati farmaci, per un trapiantati necessari per tutta la vita, e che non tutti i soggetti sono in grado di gestirsi in totale autonomia nel rispetto dei tempi, dall’industria farmaceutica sono in continuo studio prodotti che arrechino i minori effetti collaterali possibile e che possano essere assunti in unica dose.
I consigli dei medici di NTF
La consapevolezza del paziente però, è elemento irrinunciabile, e su questo serve insistere per fare corretta e capillare informazione. Ecco le principali indicazioni:
1 – Condurre una vita “normale” con ragionevoli precauzioni di prudenza, dalla cura e igiene personale di mani, denti, a pratiche cosmetiche tipo tinture ai capelli, all’esposizione al sole, agli hobby (es giardinaggio o fai-da-te) e alla convivenza con un animale. Tutto insomma, per scongiurare infezioni, contaminazioni e quindi complicanze.
2 – Un’alimentazione controllata, sana e varia è la più comune delle regole, lo è maggiormente in caso di un trapianto, con particolare attenzione alla salubrità degli alimenti, specie se in luoghi o paesi potenzialmente a rischio.
3 – Altrettanto importante è anche praticare un’attività fisica leggera inizialmente, per recuperare tono muscolare, energia, ma anche forza, buonumore e la gioia della ritrovata vitalità.
4 – Le terapie prescritte vanno assunte regolarmente e devono essere eseguiti i controlli clinici e strumentali previsti, senza valutare autonomamente la propria buona salute come sintomo di superamento di ogni rischio potenziale di complicanza.
5 – Evitare specie nei primi mesi ambienti troppo affollati o chiusi, possibile veicolo di infezioni.
6 – Non assumere farmaci di alcun tipo senza consultare il proprio terapista
7 – valutare con particolare scrupolo qualsiasi malessere o cambiamento dei parametri vitali (es. febbre, pressione, battito cardiaco), che possano insorgere informando lo specialista.
Dulcis in fundo…
Una bella notizia è che chi è stato oggetto di trapianto, dopo un ragionevole periodo di ripresa, potrà anche godersi l’esperienza della maternità e paternità, con l’assistenza di uno staff medico multidisciplinare. E i più atletici, potranno anche sfidare se stessi in sport agonistici!
Non ultimo, godersi la seconda vita con serenità e gioia e un atteggiamento ottimista apporta indiscutibilmente beneficio a corpo e mente.
Insomma, la più utile e delle prescrizioni di NTF è l’unione fa la forza, anche dopo il trapianto!