Uno studio multicentrico coordinato dagli Epatologi del Niguarda è risultato al 3° posto tra i “Top 30 high-impact clinical research articles” pubblicati sulla rivista scientifica Gastroenterology.
Lo studio ha coinvolto 250 pazienti con malattia COVID reclutati in oltre 40 Centri trapianto Europei durante la prima ondata della pandemia. L’analisi dei dati clinici ha permesso non solo di chiarire la necessità di proseguire le terapie immunosoppressive anti-rigetto, ma anche di dimostrare come alcuni farmaci, il tacrolimus in particolare, siano in grado di prevenire l’evoluzione della malattia COVID verso forme più gravi e, soprattutto, di ridurre significativamente la mortalità. Fondamentale la collaborazione tra professionisti, lontani geograficamente ma prossimi per intenti, e la condivisione dei dati attraverso la rete europea ESOT/ELITA (European Society for Organ Transplantation e European Liver Transplant Association) e il registro internazionale ELTR (European Liver Transplant Registry), che da oltre 35 anni raccoglie i dati di tutti trapianti di fegato eseguiti nei 149 Centri Trapianto Europei
Fondamentale per la pubblicazione del team di Niguarda la collaborazione tra il Dipartimento Medico Polispecialistico e la Chirurgia dei Trapianti.,

Epatologi di Niguarda
Articolo a cura di ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda